Il whisky (o whiskey in base al paese di produzione) è uno dei distillati più rinomati al mondo, ricco di sfaccettature: paesi di provenienza, metodi di distillazione, materie prime, invecchiamento ecc.
Non appena sentiamo il termine whisky pensiamo subito alla Scozia (unico territorio in cui si può produrre il famoso “scotch whisky”) con le sue verdi colline e la gran quantità di isole che la circondano: sono un mondo tutto da scoprire. Volete sapere di più sulle zone di produzione del whisky scozzese e quali sono le differenze ad esempio tra un whisky dello Speyside e uno dell’isola di Islay? Allora versatevi un bicchiere di whisky magari accompagnato da del cioccolato fondente e… buona lettura!
Partiamo innanzitutto dalla definizione del termine “Scotch Whisky”: affinché un whisky possa fregiarsi di questa denominazione, deve essere prodotto in Scozia e invecchiato per almeno tre anni in botti di rovere. Questo whisky può essere una miscela di diverse distillerie, conosciute come blended scotch whisky, o single malt, che è un whisky di malto di una singola distilleria. Qualsiasi dichiarazione di età su un blended scotch whisky (ad esempio, 10 anni, 12 anni o 18 anni) si riferisce al distillato più giovane presente nel blend.
Chiarito che cosa si intende per Scotch Whisky proseguiamo con le zone di produzione: Speyside, Highlands, Lowland, Islay, Islands e Campbeltown.
Speyside
Questo territorio è il cuore pulsante dello Scotch Whisky, è infatti nello Speyside che si concentra il maggior numero di distillerie di tutta la Scozia. La regione, che prende il nome dal fiume Spey la attraversa, si caratterizza per essere un territorio molto fertile e dal caratteristico paesaggio scozzese.
I whisky dello speyside hanno solitamente un sapore morbido, rotondo, con note di frutta secca e miele, dovuto ad un utilizzo molto basso della torba, il composto vegetale che, utilizzato nell’essiccazione del malto da distillare, dona il caratteristico sentore di “affumicato”.
Highlands
Una grandissima regione che copre la maggior parte della terraferma scozzese a nord di Glasgow ed Edimburgo con un paesaggio composto da ripidi altipiani e vaste distese di erica; le caratteristiche dei whisky prodotti in questa zona sono molto variabili, in base anche alla filosofia della distilleria. Possiamo affermare però che in linea generale i whisky di questa zona sono mediamente torbati, con leggere note affumicate e di erica, e un finale delicatamente speziata.
Lowlands
È la zona più densamente popolata di tutta la Scozia, composta da grandi distese verdi semi pianeggianti, ricca di vasti spazi per la coltivazione di cereali; i suoi whisky incarnano la gentilezza di questo posto con le loro note floreali e delicate; l’uso di torba è praticamente assente.
Islay
L’isola più meridionale delle Ebridi, al largo della Scozia, spazzata dai venti marini provenienti dall’oceano Atlantico, merita una categoria a sè stante, separata dalle altre isole. I suoi whisky sono alcuni dei più decisi di tutto il paese, incarnando perfettamente lo spirito austero dell’isola: grazie al generoso utilizzo di torba ricoperta dalla salsedine marina, questo è il paradiso per tutti gli amanti dei whisky torbati, distillati complessi e ricchi di note di fumo e iodio marino.
Islands
Tutte le altre isole al largo della Scozia vanno a comporre questa regione; i whisky prodotti hanno caratteristiche diverse in base all’isola su cui si trova la distilleria, ma quasi tutti presentano un carattere torbato (più o meno pronunciato), spesso con note di erica.
Campbeltown
È un piccolo territorio sulla punta di una penisola tra Arran, Islay e l’Irlanda del Nord; una volta Campbeltown prosperava con 30 distillerie di whisky, ma oggi ne rimangono solo tre. I whisky di questa zona hanno caratteristiche molto particolari, uniscono le note fumose e saline della torba a note più dolci di vaniglia e frutta secca.
Oltre la Scozia
Oltre alla scozia esistono molte altre regioni famose per la loro produzione di whisky (o whiskey) come l’Irlanda, che produce whiskey dal sapore più rotondo rispetto agli scotch ottenuto grazie a tre distillazioni di seguito (rispetto alle due per gli scotch)), gli Stati uniti con i loro Bourbon (spesso caratterizzati da note di vaniglia) e il Giappone, i cui whisky negli ultimi anni sono diventati famosi in tutto il mondo.
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