Quando parliamo di spumanti tutti pensiamo alla Champagne, alla Franciacorta e al Trentino, ma pochi conoscono il Piemonte con la sua denominazione Alta Langa DOCG; oggi andremo alla scoperta di questa perla della produzione spumantistica italiana molto promettente ma ancora poco conosciuta, situata in un piccolo territorio tra le provincie di Cuneo, Asti e Alessandria.
A differenza di quanto si possa comunemente pensare, il Piemonte è una terra con una grande tradizione spumantistica, che regala da sempre prodotti di altissimo livello anche se purtroppo a volte messi un po’ in ombra dai famosi rossi come Barolo e Barbaresco.
Lo spumante Alta Langa nasce nel 1850 per mano di Carlo Gancia, piemontese che dopo un soggiorno a Reims per studiare le tecniche di produzione dello champagne, tornò in patria per dedicarsi alla creazione di uno spumante metodo classico a base uve pinot nero e chardonnay.
Nonostante i primi tentativi nella creazione di spumanti piemontesi metodo classico risalgano appunto al XIX secolo, la storia della DOCG Alta Langa è piuttosto recente. Il processo per il riconoscimento della Denominazione di Origine è iniziato negli anni ’90 quando alcuni produttori locali decisero di elevare la produzione di vini spumante secondo metodo classico, selezionando i vitigni migliori e i terreni più vocati.
Grazie all’attenzione dedicata sia nella conduzione del vigneto che nella selezione delle uve migliori il consorzio Alta Langa ottenne nel 2002 il riconoscimento della DOC per i suoi spumanti, e tramite un continuo lavoro di miglioramenti e valorizzazione del prodotto ad opera di tutti i viticoltori coinvolti, nel 2011 la DOC divenne DOCG.
Secondo il disciplinare, i vigneti devono essere impiantati in terreni marnosi e calcareo-argillosi, caratterizzati da una moderata fertilità e localizzati esclusivamente in collina, ad un’altitudine superiore ai 250 m s.l.m.
La vendemmia solitamente viene eseguita a mano per mantenere le uve il più integre possibili fino all’arrivo in cantina, dove vengono poi vinificate per creare le cuveé che andranno poi messe in bottiglia dove inizia il lungo processo della “presa di spuma” durante il quale il lievito trasforma lo zucchero dell’uva in alcol e anidride carbonica (in tanti casi per oltre 30 mesi!).
Ma veniamo alla domanda più importante, con cosa abbiniamo lo Spumante Alta Langa? Sicuramente lo consigliamo per un aperitivo con stuzzichini ma l’abbinamento perfetto è con una cena a base di pesce, come un tradizionale pesce persico in cartoccio alla piemontese, con pangrattato ed erbe aromatiche.
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