Oggi andremo alla scoperta di tutti i modi in cui si può bere questo famoso distillato: iniziamo dalla domanda più importante: come si beve il whisky? Rispondere non è così semplice ed immediato, prima di tutto perché dire whisky è molto vago. Un whisky torbato di Islay? Un morbido Bourbon? Un delicato whisky giapponese?
La prima risposta è bere quello che piace nel modo che si preferisce. Non esistono regole, ma certo alcuni consigli pratici sono applicabili e aiutano ad esaltare le caratteristiche particolari dei vari tipi di whisky. E ricordate che molto dipende anche dall’occasione e dal momento: se volete dare un aperitivo o una festa whisky e soda o cocktail a base di whisky sono l’ideale, se avete date una cena intima e state condividendo un’occasione particolare un whisky invecchiato in compagnia è la bevanda perfetta. Ma adesso partiamo con i nostri suggerimenti, per scoprire quale è il modo migliore per gustare un buon whisky.
Whisky liscio
Partiamo dalle basi, dal metodo che prediligono i puristi: due bicchieri, uno con 4 cl di whisky e uno pieno di acqua fresca. Bevete prima l’acqua per ripulire la bocca e poi annusate il bicchiere, a bocca aperta, prendendo un respiro veloce, al massimo ripetete tre volte per capire il quadro aromatico e poi bevete.
La differenza di una goccia d’acqua
È stato dimostrato che un goccio di acqua pura è l’ideale, per il semplice motivo che abbassa la gradazione alcolica e aiuta a liberare nel bicchiere le molecole idrorepellenti, quelle più aromatiche, che contengono i profumi più intensi. Quindi se volete bere il whiskey al massimo del suo potenziale aromatico, aggiungete sempre un goccio d’acqua. Questa operazione di allungare con un goccio di acqua è consigliata per tutti i whisky, ma soprattutto per i distillati imbottigliati “cask strength”, cioè così come sono quando finiscono l’affinamento in botte con una gradazione alcolica di 50-60°. Anche i whisky torbati di Islay riescono ad aprirsi e ad ampliare il proprio volume aromatico, se allungati con un goccio di acqua. Per fare qualche prova, prendete due bicchieri: uno con whisky, l’altro con acqua fresca e aiutatevi con un cucchiaino per versare un po’ d’acqua nel whisky( consigliamo di partire con un mezzo cucchiaino) e poi assaggiate. Non sembra ma il cambiamento è radicale.
Whisky e soda
Un classico drink senza pretese, ottimo se avete tra le mani un whisky non particolarmente elegante. Un goccio di soda, una spruzzata di limone e un pezzo di ghiaccio trasformano anche un distillato non eccellente in una bevanda rinfrescante e stuzzicante. Per fare il whisky e soda: 4 cl di whisky, il succo di 1/4 di limone, scorza di limone e 8 cl di soda.
Old Fashioned
Il grande classico, uno dei primi cocktail, quello chiamato Old Fashioned, era ed è una semplice bevanda fatta di whiskey, zucchero, angostura; mettete gli ingredienti nel bicchiere e mescolate delicatamente, poi aggiungete un grande pezzo di ghiaccio e le classiche ciliegia e scorza d’arancia per guarnire.